CIMO-FESMED PIEMONTE: I PROBLEMI DELLA SANITA’ REGIONALE NON SI RISOLVONO ADERENDO AD UNA MANIFESTAZIONE POLITICAMENTE INDIRIZZATA
Torino, 26 maggio 2023 – “La sanità piemontese rischia il collasso: tanti, troppi i problemi che riguardano le infrastrutture, i servizi, il personale. Riteniamo come Federazione che scendere in piazza aderendo ad una manifestazione che ha assunto una valenza ideologica e politica, non sia il modo giusto per provare a risollevare le sorti del sistema sanitario regionale” ha dichiarato Sebastiano Cavalli, Presidente di CIMO-Fesmed Piemonte.
Da un’analisi nazionale di CIMO-FESMED emerge in modo netto che i medici ospedalieri lavorano più del dovuto, guadagnano meno di quel che spetterebbe loro e non fanno carriera. I fattori sono molteplici e riguardano la mancanza di posti letto negli ospedali, aggravata da carenze infrastrutturali degli edifici, dalla carenza di personale, con inevitabili ripercussioni sui carichi di lavoro di chi oggi, nonostante tutto, rimane in corsia assistendo i pazienti, le inadeguatezze contrattuali ed economiche, ancor più evidenti oggi a causa dei fondi residui non distribuiti dalle aziende sanitarie locali. In riferimento a quest’ultimo punto il Piemonte, secondo gli ultimi dati raccolti da CIMO-FESMED e riferiti al 2021, risulta essere una delle regioni in difficoltà. Infatti, l’entità del residuo dei tre fondi contrattuali della dirigenza medica e sanitaria, su un totale di 20 aziende piemontesi, nel biennio 2020-2021 supera i 55 milioni di euro.
“Occorre agire in fretta e con un progetto di riforma sanitaria chiaro: noi come CIMO-FESMED Piemonte abbiamo elaborato delle proposte concrete e realizzabili finalizzate a migliorare molti degli aspetti più critici della nostra sanità regionale. In questa direzione abbiamo in programma a breve un incontro con il Governatore Cirio con il quale affronteremo le questioni più urgenti perché riteniamo fondamentale collaborare per rendere più efficiente la sanità piemontese rispondendo in modo tempestivo alle esigenze dei cittadini. Altrimenti la forbice tra chi potrà curarsi accedendo al servizio privato e chi rinuncerà a farlo a causa di problemi economici sarà sempre più ampia” ha precisato il Presidente Cavalli
Ufficio Stampa Piemonte
댓글